
IN ASTA A MAGGIO LA PRIMA OPERA CONOSCIUTA DI LUCA GIORDANO
Si dichiara appena quindicenne, Luca Giordano, nel cartiglio trattenuto in bocca dal serpentone dipinto lungo il margine inferiore della monumentale quanto animata battaglia che verrà offerta durante l’atteso appuntamento con gli Old Master Paintings che si terrà il prossimo 19 maggio nella nostra sede di Borgo Albizi.
Eccezionale testimonianza del precocissimo talento del pittore napoletano, la grande tela è stata identificata con una delle opere citate nella Relatione del 1681, conservata a Firenze nella Biblioteca Magliabechiana tra le carte di Filippo Baldinucci e di Anton Francesco Marmi, importante documento che cita una straordinaria quantità di notizie tra le quali il viaggio di studio a Roma compiuto dal giovanissimo Luca per studiare l’antico e le opere dei maestri: un tirocinio di cui resta memoria nei disegni superstiti, dedicati appunto alle statue classiche, ai pittori del Cinquecento e a quelli più recenti.
Sebbene non citato, Raffaello costituiva il principale modello per qualunque artista esordiente, e non vi è dubbio che Luca Giordano si esercitasse nelle Stanze del Vaticano. Evidente è del resto come il nostro dipinto sia ispirato alla Battaglia di Ponte Milvio del Sanzio ma al contempo sia reminiscente della sua moderna reinterpretazione ad opera del Cavalier d’Arpino nella Sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio.