
SCHIAVO DEL GRAND TOUR
Un misterioso personaggio che, incatenato a una colonna, tenta con tutte le sue forze di liberarsi. Ma che cosa c’è dietro alla raffigurazione di questa piccola scultura che verrà presentata il 30 giugno nell’asta Oggetti d’arte e sculture. La figura è una vera e propria citazione da uno dei due personaggi dei Cavalli di Marly (“Chevaux de Marly”), un colossale gruppo scultoreo realizzato in marmo di Carrara da Guillaume Coustou, nipote e allievo di Antoine Coysevox. Raffigurante due cavalli impennati con il loro “domatore”, l’opera fu commissionata da Luigi XV di Francia per l’Abreuvoir del castello di Marly e fu posta in opera nel 1745. Considerato da subito come un capolavoro della scultura nazionale francese, il gruppo riscosse un notevole successo, ben testimoniato dalle numerose repliche del quale fu oggetto, molte delle quali in scala ridotta, come dimostra il nostro esemplare. La particolare composizione, in cui il domatore di cavalli diventa uno schiavo incatenato a una sorta di essenziale capriccio architettonico composto da una colonna di marmo in rovina, ci porta ad avvicinare quest’opera a quella particolare tipologia di “souvenir” che gli artisti del tempo realizzavano per quanti intraprendevano il Grand Tour, viaggiatori desiderosi di portarsi al casa, al rientro, un ricordo della loro avventura alla scoperta dell’Europa.