
LA STORIA DI UNA DONNA AD ANVERSA NEL 500

Van der Ouderaa dipinge paesaggi, ritratti, scene di genere, ma predilige dipingere soggetti storici, legati in particolare alla storia della sua città, Anversa. Proficua a tal riguardo è la collaborazione con Pieter Génard, archivista della città di Anversa. I due lavorano insieme al progetto di decorazione dell’hotel del barone Henri Marie van de Werve de Schilde, in cui Ouderaa si occupa della realizzazione delle vetrate dell’edificio. Il soggetto dell’impianto decorativo era la storia della famiglia van de Werve, che includeva anche la vicenda dell’assassino Simon Turchi.
Un episodio simile è raffigurato nel dipinto nella nostra prossima asta del 1 luglio Dipinti del secolo XIX, En route pour le supplice (Anvers le 12 février 1555). La storia a cui fa riferimento il dipinto era stata pubblicata da Génard proprio nel 1880 e racconta la vicenda di una donna viennese, Marguerite Hartstein che era stata condannata al rogo dopo aver ucciso il suo aggressore, un medico spagnolo chiamato Hieronymus Abanzo, nel febbraio del 1555.
Il grande dipinto, magistralmente eseguito nella ricchezza del dettaglio e nella sapiente stesura pittorica, mostra uno scorcio di Anversa nel XVI secolo dove la donna è inginocchiata di fronte al Calvario davanti al quale i condannati a morte di Anversa recitavano le ultime preghiere prima della sua esecuzione. La fanciulla è ritratta sgomenta nel momento del suo pentimento, affiancata da un monaco in preghiera e dal suo luciferino esecutore, in scena affollata da un pubblico di notabili in silente contemplazione e sullo sfondo s’intravede la prigione Steel
Come molti dei dipinti storici di Van der Ouderaa, anche En route pour le supplice ha ottenuto grandissimo successo da parte dei critici ed ha partecipato all’Esposizione di Bruxelles e Parigi nel 1881, Amsterdam nel 1883, Londra nel 1885 e Filadelfia nel 1894.