
BANKSY ARTE COME DENUNCIA
Chi è che non conosce l’arte di Banksy. Giovani e meno giovani di tutto il mondo sanno identificare le opere dell’artista britannico di cui nessuno conosce l’identità, se non i più stretti collaboratori. Banksy il provocatore, il satirico, il poeta, l’artista che per mezzo dei suoi murales, apparsi in giro per il mondo, ci obbliga a guardare e a riflettere sulle condizioni della nostra società, della politica e dell’economia mondiale.
Molte le congetture sulla sua possibile identità, quello che si sa a oggi che è originario di Bristol ed è per questo che molti propendono a pensare che Banksy sia Robert del Naja, front man del gruppo britannico trip hop Massive Attack non solo perché proviene dalla medesima città, ma soprattutto perché a Bristol entrambe hanno mosso i primi passi nella street art (Robert del Naja era conosciuto con lo pseudonimo 3D).
A Firenze 8 luglio verrà battuta WELCOME MAT opera di Banksy di grande denuncia. Si tratta di un tappetino cucito a mano composto dal tessuto di giubbotti di salvataggio utilizzati dagli immigrati per raggiungere le coste e abbandonati sulle spiagge del Mediterraneo. Welcome Mat è stato prodotto nel 2019 in 500 esemplari in occasione della presentazione di Gross Domestic, il negozio di Banksy aperto improvvisamente la notte tra 1 e 2 di settembre 2019 a Croydon, a sud di Londra. Welcome Mat è da considerarsi un’opera di Banksy di rara qualità, non fosse solo per il messaggio intrinseco che ci vuole trasmettere.