
LA METAFISICA DI SALVO
Mercoledì 8 luglio alle ore 17 a Firenze verranno esitate 149 opere (in esposizione da sabato 4 a martedì 7 luglio), tra cui una spettacolare opera su tela “Notturno” di SALVO pseudonimo di Salvatore Mangione (Leonforte 1947 – Torino 2015) tra le poche prodotte di grandi dimensioni (cm 200×150). Artista dai grandi cambiamenti stilistici, in costante evoluzione, e pur sempre riconoscibile per accostamenti cromatici, per soggetti che rimandano a pensieri metafisici dove la presenza dell’uomo è effimera, opere dove predomina la natura e le forme architettoniche silenti e contemporaneamente squillanti nella moltitudine di forme e colori. Salvo non ha mai abbandonato la pittura vera, il fare del pittore nel suo studio ispirato solo dal pensiero classico tramutando il passato nel presente, il contemporaneo si serve della storia per divenire narrazione di un possibile futuro. Quando nel 1973 decide di tornare definitivamente alla pittura, uscendo dagli schemi e dalle mode, diventa una voce fuori dal coro ma solo il trascorrere del tempo lo porterà ad essere considerato a livello internazionale uno degli artisti italiani più apprezzati.