
MARIO BUCCELLATI “MASTRO PARAGON COPPELLA”
Nato ad Ancona nel 1891 da famiglia lombarda, rimasto orfano del padre, a quattordici anni cominciò a lavorare come apprendista a Milano in una bottega orafa. Nel 1915 fu arruolato nella Prima Guerra Mondiale da cui tornò ferito e per cui prese una croce al merito. Tornato a Milano riprese il lavoro nella bottega orafa e nel 1919 rilevò l’attività. Successivamente aprì un altro negozio a Roma in Via Condotti, nel 1921, e a Firenze, nel 1925. Divenuto orafo di fama internazionale ebbe come clienti, nobili, attori e papi. Importante fu l’amicizia con Gabriele D’Annunzio che fu un grande ammiratore dell’arte orafa di Mario. Ovviamente D’Annunzio, sfoggiando i gioielli di Buccellati, durante riunioni mondane nel Vittoriale degli italiani, fu un valido ambasciatore della produzione dell’orafo, poi dal poeta denominato “Mastro Paragon Coppella” e Principe degli orafi. Si affermò pure in qualità di argentiere, cesellatore e incastonatore di pietre preziose. Proprio emblema di questo legame con D’Annunzio è la tabacchiera che sarà presentata in asta a dicembre. Sul coperchio, infatti, si ritrova inciso lo stemma illustrato da Adolfo De Carolis per decorare gli aerei della Squadra della Comina, squadriglia di aviatori dediti ad azioni particolarmente rischiose accompagnato dal motto d’annunziano “Cominus e eminus Ferit”.