GOOGLE MAPS NEL 1575
Nel 1572, due stampatori francesi, Nicolas Chesneau e Michel Sonnius, si rivolsero a re Carlo IX per ottenere il privilegio esclusivo di pubblicare una nuova edizione francese della Cosmografia del cartografo tedesco Sebastian Münster (1488-1552), opera che stava avendo un successo straordinario in tutta Europa. Si trattava infatti della descrizione più completa e dettagliata del mondo allora conosciuto, profusamente illustrata da grandi mappe e vedute di città, e da numerosissime immagini di animali, piante, ritratti, costumi e perfino creature mostruose.
L’edizione originale della Cosmografia (Basilea, 1544), fu presto seguita da traduzioni in latino, francese e italiano; la prima edizione francese vide la luce nel 1552, ma né questa, né le varie edizioni successive soddisfacevano Chesneau e Sonnius: per loro, il libro dava troppo spazio alla Germania, patria di Münster, e pochissima attenzione alla Francia. Dunque, Carlo IX ben acconsentì ad una nuova versione che illustrasse a dovere il suo splendido “Royaume” e fosse considerevolmente ampliata dallo scrittore François de Belleforest,
Belleforest e i due stampatori furono all’altezza dell’impresa: la loro edizione, di cui proponiamo una copia eccezionale nella nostra asta di libri del primo dicembre, fu pubblicata nel 1575 in tre parti illustrate da oltre 150 mappe e vedute. Spiccano il bellissimo mappamondo Typis Orbis Terrarum, ove si possono perlustrare i confini delle terre conosciute all’epoca, e le affascinanti mappe di Londra, Parigi e Milano; ma non sono da meno le spettacolari vedute di città francesi, italiane, tedesche e perfino messicane: il libro comprende infatti due tavole che illustrano Cuzco e Tenochtitlán (Città del Messico), scoperte pochi decenni prima.
La nostra copia, oltre ad essere interamente rubricata, vanta una provenienza di grande rilievo: reca al frontespizio una nota manoscritta il 13 febbraio 1598 dal temibile inquisitore piemontese Bartolomeo Rocca di Pralormo, ha tutti i dorsi decorati dalle lettere “AEPT”, monogramma del grande bibliofilo francese Alexandre Petau (1610-1672), e reca a tutti contropiatti l’ex libris del Barone di Landau.