
FERNANDEZ ARMAN IL MOLTIPLICATORE DEL REALE
“Credo che nel desiderio di accumulare sia insito un bisogno di sicurezza, mentre nel distruggere e tagliare vi sia la volontà di fermare il tempo”
Accomulatore, distruttore, frammentatore della quotidianità, così possiamo definire Arman, al secolo Fernandez Arman (Nizza 1928-New York 2005), artista plastico ancor prima che scultore e pittore, ma soprattutto colui che ha saputo celebrare con la frammentazione l’oggetto comune. Per tutto il suo lungo percorso artistico ha volutamente dichiarato che l’arte non è pura e semplice evasione, non è commemorazione, ma è narrazione e denuncia; attraverso l’oggetto quotidiano, piccolissimo o grandissimo, l’oggetto di scarto o bramato dall’uomo alla moda, viene ingabbiato nel cubo di plexiglas, viene smontato o ridotto in mille pezzi, viene impilato o frazionato, in ogni opera Arman crea un racconto sulla quotidianità.
Nell’asta del 19 gennaio troviamo tre mirabili opere dell’artista: Accumulation of mixed coins, Accumulation of Philips Radio Tubes e Moto Decoupée, tre esempi di come Arman abbia saputo pietrificare il consumismo.