
UN INEDITO DI VITTORIO MATTEO CORCOS
Le opere di Vittorio Matteo Corcos sono ormai conosciute e apprezzate dal grande pubblico, grazie anche alle belle mostre che si sono tenute negli ultimi decenni e che hanno reso giustizia a questo artista la cui fama era stata oscurata da altri artisti italiani quali Giuseppe De Nittis e Giovanni Boldini, che come lui avevano vissuto a Parigi ottenendo però un successo internazionale.
Grazie a questa ‘riscoperta’, negli anni sono riapparsi sul mercato numerosi dipinti inediti, come il delizioso e raffinato ritratto (olio su tela, cm 97×47, firmato e datato “V. Corcos 90”), presente nella nostra prossima asta Dal Rinascimento al primo 900. Percorso attraverso cinque secoli di pittura, del 2 febbraio 2021.
L’elegante signora, soggetto dell’opera, mostra il volto di una modella già più volte effigiata dall’artista livornese, qua ritratta a passeggio lungo una strada affiancata da un filare di piccoli alberi: come si può evincere dalla veduta delle colline fiorentine sullo sfondo, si tratta del Viale dei Colli, creato dall’architetto Giuseppe Poggi in occasione dell’ascesa di Firenze a capitale d’Italia nel 1865. Concepito nel piano di ampliamento della città come una lunga passeggiata da Porta Romana al ponte di San Niccolò, suo punto focale era, e tuttora rimane, il piazzale Michelangelo, concepito come una grande terrazza su Firenze con al centro una copia del David del Buonarroti.
La giovane donna indossa un elegante abito in stoffa grigio scura e un cappello alla moda che nasconde i capelli raccolti dietro la nuca. Il 1890, anno dell’opera, segnò il rientro di Corcos in Italia da Parigi, dove si era trasferito qualche anno prima, subito dopo il matrimonio con Emma Ciabatti celebrato a Livorno nel 1886. La fine del soggiorno parigino, durante il quale il pittore si era distinto come raffinato ritrattista della scuderia Goupil, non registrò tuttavia l’interruzione del contratto con la celebre Maison. Questo ritratto rientra a pieno titolo in quelle tele di gusto francese caratterizzate da una ricercata eleganza borghese e da un tocco di frivolezza dato in questo caso dalla carrozzina alle spalle dell’effigiata. Concentrato com’è a osservare la giovane durante la sua passeggiata, l’artista sembra poco interessato al bambino, di cui accenna solo una manina rosa libera dai pizzi bianchi che avvolgono la carrozzina.