
IL LUNGO VIAGGIO DEL PRETORIANO
Nella prossima asta di Archeologia, il 23 febbraio 2021 avremo il piacere di presentare un monumento archeologico di grande importanza: la stele di un pretoriano, cioè di una delle guardie del corpo dell’imperatore. Grazie al testo inciso possiamo datarla nella prima metà del III secolo d.C., in un momento storico in cui i pretoriani erano determinanti per la politica interna di Roma, sostenendo o deponendo imperatori.
Il soldato è stante, si appoggia ad una lunga lancia, porta una tunica che arriva al ginocchio ed indossa il sagum, pesante mantello di lana: conosciamo il suo nome – Aurelio (?) Dolente – e la sua origine. Proveniva infatti da Pautalia, piccolo centro della Tracia (l’attuale Kjustendil, in Bulgaria) e da lì si era trasferito a Roma, dove prestava servizio nelle coorti acquartierate nei Castra Praetoria, fra Viminale e l’Esquilino.
Possiamo invece solo immaginare l’emozione del giovane provinciale che da un piccolo centro periferico era giunto a Roma, al centro di un impero mediterraneo, svolgendo un servizio che lo avvicinava agli uomini al centro del potere.
Eccezionale in questo pezzo è anche la sua storia collezionistica: probabilmente proveniente dalla necropoli fuori porta Salaria, a Roma è stato a lungo nella vigna dei Padri Predicatori, dove lo vide il suo primo editore Raffaele Fabbretti nel 1699. Dopo una lunga permanenza romana, la stele è entrata poi in una collezione del Nord Italia. Quale sarà il prossimo passaggio di mano nella biografia di questo monumento? Il 23 febbraio, nelle sale di Palazzo Ramirez Montalvo avremo una risposta…