
UN “BURÒ”… PAPALE?
Il Dipartimento sta ultimando la selezione delle opere che il 18 maggio saranno protagoniste dell’asta di Mobili e Oggetti d’Arte Italiani e Internazionali. Nel catalogo sarà presente anche questo imponente bureau trumeau, lastronato in palissandro con applicazioni in bronzo dorato e profili ebanizzati, proveniente da Palazzo Corsini a Roma e databile al primo quarto del secolo XVIII. Che possa essersi trattato proprio del bureau trumeau che il futuro papa Clemente XII, al secolo Lorenzo Corsini, usava come scrivania?
Nel XVIII secolo il bureau trumeau, mobile di origine anglo-olandese, rappresenta uno degli emblemi dell’arredamento romano. Detto nella Roma del Settecento “burò”, era un oggetto d’arredamento che non poteva mancare all’interno dei fastosi palazzi delle nobili famiglie romane e ne troviamo ad esempio traccia fra le pagine dell’inventario del cardinale Silvio Valenti Gonzaga, dove nel 1756 compare “un burò impellicciato d’Ebano”, così come in quello del ministro portoghese Emanuele Pereira de Sampajo del 1750, in cui si cita un “burò di due pezzi con tiratori”.