
ROSPI, GRANCHI, SERPENTI: ANIMALI DA COMPAGNIA NELLA PADOVA DEL CINQUECENTO
Oggetti da scrivania o da wunderkammer, questi piccoli bronzi venivano realizzati con calchi presi direttamente dal vero e dovevano essere molto di moda nell’alta società dell’Italia Settentrionale cinquecentesca. Mentre si ritiene che rospi, lucertole e serpenti avessero una funzione più che altro ornamentale, esistono esemplari di granchi con dorso apribile che avevano probabilmente funzione di calamai o contenitori per la sabbia.
Volontaria e consapevole ripresa di un metodo usato in antichità, la tradizione di eseguire calchi dal vero riprende piede a partire dal secolo XIV con Cennino Cennini, ma è soprattutto a Padova che si diffonde, con piccoli capolavori di tecnica e di precisione. In particolare a Padova, posta in mezzo al paludoso Po, doveva esserci una grande disponibilità di rospi e rane da ricalcare: ne è testimone anche un ormai anziano Donatello quando, di ritorno dalla sua decennale esperienza padovana, manifesta una “grande affectione d’essere a Siena, per non morire fra quelle ranochie di Padova, che poco ne manco”.
Una interessante selezione di questi piccoli animali da wunderkammer verrà presentata nella prossima asta di sculture e oggetti d’arte in programma per il 19 ottobre.