
SAPORE DI MARE
Cosa è più piacevole di un bel piatto di pesci appena pescati, magari mangiati con lo sguardo fisso sul mare? Per questo motivo il dipartimento di archeologia presenta ad appassionati e collezionisti – si spera già immersi nell’atmosfera di evasione estiva – una saporita primizia della prossima asta di archeologia: un piatto da pesce apulo!
Il vaso, realizzato in Puglia nell’ultimo terzo del IV secolo a.C. da un artigiano attivo nell’officina canosina del “Gruppo dell’Ippocampo”, presenta sulla sua ampia vasca digradante verso la vaschetta centrale (convenzionalmente ritenuta destinata al condimento), tre diversi tipi di pesci. Come in una natura morta di età moderna i tre animali sono resi con grande cura: tenui linee a vernice bianca sovraddipinta caratterizzano i dettagli anatomici e le squame.
Questo vaso è stato effettivamente usato come piatto da portata? Se sappiamo dai rinvenimenti archeologici che piatti di questa forma semplicemente verniciati erano usati nei banchetti, rimane però più probabile che vasi decorati con tale cura fossero usati in rare e specifiche occasioni legate al culto ed alla dedica di offerte.