
LA PORCELLANA QIANJIANG
Nella vasta produzione di ceramica cinese nasce, alla fine della dinastia Qing e nel primo periodo della Repubblica, una nuova tecnica di pittura su porcellana chiamata Qianjiang.
Il termine Qianjiang viene inizialmente utilizzato per descrivere il tipo di pittura di paesaggio “浅洚山水” derivante dalla pittura nel periodo Yuan.
La principale caratteristica è l’uso di una combinazione di colori, dalle tonalità leggere che gioca con aree di luce ed ombre donando al dipinto una sensazione tranquilla e delicata.
Il termine è stato successivamente utilizzato per descrivere la pittura su porcellana comprensiva di tutti i soggetti come: paesaggi, figure umane, uccelli e fiori, incorporando anche un’iscrizione o una poesia calligrafica ed i segni del sigillo dell’artista; utilizzando una combinazione di tonalità simile al primo periodo ma con colori aggiuntivi come acquamarina, verde muschio, azzurro e rosa chiaro.
I lavori iniziali furono eseguiti da una piccola cerchia di artisti, pittori e calligrafi altamente qualificati all’interno della fornace imperiale. Tali porcellane Qianjiang furono inizialmente prodotte per la classe nobiliare, ma, in seguito, per soddisfare un mercato più ampio tra cui la ricca classe mercantile e la gente comune, lo stile del dipinto si sviluppò in modo da soddisfare il loro gusto e le loro preferenze.
Un esempio di questo periodo, che proponiamo nella prossima asta di arte orientale di dicembre, è il vaso di forma Hu con scene dipinte dal maestro Wang Zhang, raro per qualità pittorica e grandezza.