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La Settimana di Pandolfini

IL COLLIER DE CHIEN E LA SUA STORIA

Il “Collier de chien”, conosciuto anche come “dog collar” o “chocker” è una collana aderente che si adatta perfettamente al collo di chi lo indossa avvolgendolo completamente; spesso progettato attorno a una placca centrale e completato da un nastro o più fili di piccole perle.

Le prime versioni che conosciamo della collana furono introdotte durante gli anni settanta del 1800; un esempio è quello eseguito per Boucheron ed esposto a Parigi nel 1878. A cavallo tra il 1800 e il 1900, divenne di gran moda una versione incernierata e ingioiellata; si trattava di una banda o nastro di velluto tempestato di diamanti o perle e pensato per dare slancio al collo esaltando il contrasto tra il candore latteo della pelle e il tessuto.

Se ne trovano tracce già nell’antichità, ma è nel periodo georgiano che viene esaltato, diventando uno stile di moda popolare. Le donne meno abbienti usavano legare un cordino al collo con una sola pietra centrale pendente. Qualcosa di simile compare anche durante la rivoluzione francese, quando le donne indossavano un nastrino rosso stretto al collo per rendere omaggio ai ghigliottinati.

Fu successivamente eletto come simbolo delle prostitute che lo indossavano rigorosamente nero, senza fermaglietto, ma semplicemente annodato con un fiocco come sapientemente riportato nel celebre quadro “Olympia” di Manet del 1863.

Alla fine del XIX secolo il Collier de chien divenne un royal trend grazie ad Alexandra, Principessa del Galles e Regina consorte di Edoardo VII del Regno Unito.

Alexandra fu una vera trendsetter del suo tempo, che Influenzata dai suoi numerosi viaggi in India e dal modo in cui le donne si adornavano di gioielli, iniziò ad abbellirsi con numerosi fili di perle e velluto, approfittando di questa “moda” anche per nascondere una cicatrice che aveva sul collo. Per nasconderla, fece ricorso a un abbigliamento dal collo alto, a nastri neri con un pendente sul davanti legati stretti intorno al collo per il giorno, mentre per la notte usava un nastro di velluto adornato con diamanti o con diverse file di perle, solo in seguito trovò la soluzione definitiva ai suoi problemi lanciando la moda del collier de chien che indossava da solo o in combinazione con collane più lunghe, quest‘ultimo diventò presto l’elemento iconico centrale nella moda dei gioielli edoardiani.

Alcuni degli esemplari più belli furono realizzati da Rene Lalique, che disegnò diversi collier de chien dai dettagli originali alla fine degli anni 90 del 1800.

 

Durante gli anni 40 ci fu un breve revival di questo modello, che fu reinterpretato secondo un moderno movimento “punk” con nette somiglianze ai collari per cani in pelle decorati con spuntoni e borchie e da cui derivò la loro denominazione Dog Collars.

Anche gli anni novanta hanno riportato in voga questa collana ma con uno stile decisamente più spensierato. Una moda lanciata da pop star come Britney Spears e dalle protagoniste di Friends con questi sottili nastri in velluto nero con ciondoli sul davanti.

Ciò testimonia quanto questa tipologia di gioiello sia stata in grado di evolversi nel tempo attraversando tantissime generazioni e riuscendo a mettere a rilievo una delle parti più sensuali e belle del corpo femminile, il collo.

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