
“HAPPY DIAMONDS”: CHOPARD E I DIAMANTI FELICI
Stay happy! Nella grande famiglia di designer, collaboratori e appassionati che danno vita alla Maison Chopard, vi è una parola d’ordine che trascende ogni confine: Stay Happy!
Chopard trasmette con le sue collezioni il culto della gioia di vivere attraverso il suo genio creativo e il suo atteggiamento positivo, ma non sono in molti a conoscere la genesi dell’orologio Happy Diamonds.
La collezione sembra sia nata da un’idea di Ronald Kurowski, l’allora designer di Chopard; che, durante un giro nella Foresta Nera, vede i riflessi dell’arcobaleno creati da miriadi di goccioline d’acqua in sospensione attorno a una cascata. E decide di riprodurne l’effetto iridescente con i diamanti, privati però della tradizionale montatura e lasciati liberi di muoversi per poter sprigionare appieno il proprio fuoco. Siamo negli anni Settanta, fra i periodi più creativi in orologeria, in cui l’audacia, la sperimentazione e perfino l’azzardo erano all’ordine del giorno.
In un primo tempo Kurowski li chiama Touching Diamonds perché vuole che tocchino la pelle, almeno simbolicamente; li inserisce fra due vetri e li colloca quindi in uno spazio attorno al quadrante, così che possano sembrare a diretto contatto con il polso. Ma il sistema all’inizio non funziona: o le pietre preziose restano immobili, oppure sfregano contro il cristallo e lo graffiano irrimediabilmente. Il problema è risolto con un geniale accorgimento: “incamiciare” le gemme in un castone d’oro dalla base concava, che permetta loro di scorrere liberamente tra due vetri zaffiri. E poiché l’oro è un materiale più “tenero” del vetro zaffiro, si evitano anche graffi indesiderati.
Tuttavia, la leggenda vuole che a battezzare la collezione in realtà sia stata Karin Scheufele, la moglie di Karl, il Presidente. Impegnata in azienda, alla vista dei primi prototipi pare abbia esclamato: “Questi diamanti sono più felici perché sono liberi!”. E possiamo dire che questa sua denominazione abbia portato fortuna! Il modello, uscito nel 1976, ebbe successo immediato.
Meno nota è invece la storia della nascita del gioiello “Happy Clown” Collection.
La collezione sembra derivi da un’idea di Caroline Scheufele, figlia di Karl Scheufele e attuale Co-Presidente di Chopard.
Sin da bambina, Caroline usava esprimere i suoi sogni attraverso il disegno. Negli anni Ottanta, spinta dalla sua passione per il circo, ritrae un piccolo clown articolato; nel suo ventre danzano allegre le pietre preziose come fossero le palline dei giocolieri. In gran segreto, il padre fa realizzare dai laboratori della Maison un pendente ispirato al disegno del clown e lo regala alla figlia, che lo indossa con grande orgoglio.
In occasione della nostra prossima asta di Gioielli, verrà presentata una collana “Happy Clown” firmata Chopard con il suo emblematico pendente a forma di pagliaccio.
L’asta si terrà il 25 maggio 2022 presso la nostra sede di Firenze in Palazzo Ramirez Montalvo e sarà anticipata da un’esposizione in cui sarà possibile vedere e indossare la nota collana insieme ad altri articoli accattivanti.