
VALENTINO BESAREL E L’INCONFONDIBILE SCUOLA DI ANDREA BRUSTOLON
Valentino Panciera Besarel discende da una famiglia che da generazioni si era dedicata all’arte dell’intaglio e della scultura lignea; l’omonimo bisnonno di Valentino (1747-1811), ad esempio, era stato allievo di Giampaolo Gamba detto Zampòl, nonché discepolo ideale del celebre scultore Andrea Brustolon. Dopo aver proseguito la tradizione di famiglia lavorando per anni nella natìa Val di Zoldo, in provincia di Belluno, Besarel si trasferì intorno agli anni sessanta a Venezia, dove la sua fama di scultore crebbe così rapidamente da ottenere ben presto riconoscimenti anche a livello europeo. Motivo della sua fortuna fu sicuramente l’originalità nell’impianto decorativo delle sue opere, che unisce all’arredo una forte componente scultorea.
Nei due seggioloni che abbiamo il piacere di proporre, questa caratteristica, ed il rimando al maestro Brustolon, è evidente, soprattutto se confrontata con i seggioloni eseguiti da quest’ultimo per la famiglia Venier di San Vio nel primo ventennio del Settecento (si veda A. Gonzalez -Palacios, Il mobile nei secoli. Italia Vol II, pag. 10): un ricco intaglio a tutto tondo dà vita a figure di mori che popolano ed animano i braccioli e i sostegni della seduta insieme a tronchi d’albero e racemi intrecciati, creando un dinamismo e una narrazione insolita e di grande originalità. Un’affinità che vale non solo per l’estrosa decorazione ma anche per la raffinata perizia artigianale nell’utilizzo di diversi legni: ebano e bosso nel caso di Brustolon, acero nel caso di Besarel.
Il Dipartimento di Mobili e Oggetti d’Arte è pertanto orgoglioso di presentare due opere di Valentino Besarel nella prossima Asta di Arredi Antichi del 23 Marzo.