
I GIOIELLI “SERPENTE”
Una delle ultime tendenze nel campo della moda è la collezione gioielli serpente: anelli, bracciali, collane e orecchini che rappresentano particolari serpenti, ammalianti, super sensuali, sono l’ultima frontiera degli accessori donna ed ecco che oggi vogliamo trattare questo tema, la simbologia antica del serpente, il suo ruolo nelle antiche civiltà e cosa significa indossarlo oggi.
Indubbio è senz’altro è il fascino particolare dei gioielli a forma di serpente, i quali denotano grazia, seduzione e mistero. Gli esseri umani non sono rimasti indifferenti a questo essere seducente ed enigmatico, e lo hanno eletto ad animale mitico a cui hanno associato tantissimi significati diversi.
In numerose civiltà, infatti, il serpente ha avuto significati molto importanti, spesso ambivalenti, con riferimenti alla vita e alla morte, al bene e al male. Ciò è probabilmente legato alla stessa natura di questo animale il quale solitamente vive sotto terra, può essere velenoso e quindi donare la morte, ma che allo stesso tempo mostra la capacità di trasformarsi, di rigenerarsi cambiando la propria pelle in un processo evolutivo che ha sempre catturato
Nella civiltà egizia, ad esempio, i serpenti erano divisi in positivi e negativi. Da un lato Mehem, il benefico dio-serpente, chiamato a proteggere la barca solare di Ra, e tutore dell’ordine naturale del cosmo e della verità, e dall’altro lato Apopi, il dio serpente incarnazione delle tenebre, del male e del Caos. Altra divinità benigna a forma di serpente era la dea Uadjet, rappresentata dal cobra Ureo, simbolo di potenza, di conoscenza ed eterna giovinezza, che proteggeva il faraone e l’Egitto dai nemici con il suo respiro infuocato.
Nella cultura Romana, oltre che nel culto di Esculapio, lo troviamo raffigurato su diverse pareti, a Pompei, ad esempio, come simbolo di divinità portafortuna, protettrici dei luoghi e delle famiglie, i Genii. Era, allo stesso tempo, un simbolo legato alla fertilità e alla sfera sessuale.
Le spire del serpente, grazie alla loro forma circolare rappresentano anche l’eterno ritorno, l’infinito. Molti gioielli a forma di serpente riproducono l’immagine serpentina dell’Uroboros, il serpente che mangia se stesso, che dà vita al ciclo cosmico, senza inizio e senza fine.
Gli artigiani orafi si ispirano da sempre al serpente, alle sue forme sinuose e ai simbolismi ad esso connessi, per dare vita a capolavori come anelli, bracciali o collane che strisciano attorno al polso, si attorcigliano delicatamente attorno alle braccia o alle dita, e scivolano in modo sensuale lungo il collo.
Come poter restare insensibili di fronte al loro fascino? Anche Pandolfini ha deciso di celebrare le loro forme sinuose proponendo in occasione della prossima Asta di Gioielli del 25 Maggio numerosi bracciali rigidi a forma di serpente, e che sarà possibile visionare e indossare durante una delle sue esposizioni che si terranno presso le sedi di Milano e Firenze.