
ARREDI MAROCCHINI E INDO-PORTOGHESI: QUANDO L’ARREDAMENTO È ARCHITETTURA IN MINIATURA
Questa primavera, dal 14 al 21 aprile, Pandolfini presenterà un’asta online dal titolo “Arredare con stile. Mobili e Oggetti d’arte”, una rassegna di opere tanto interessante quanto variegata: ad esempio come un’interessante coppia di poltroncine marocchine dell’inizio del secolo XIX in legno intagliato, intarsiato con piccolo cuscino in velluto verde. Queste poltroncine presentano uno schienale ad angolo retto lavorato a giorno a motivo di balaustro, con sostegni di linea mossa terminanti in pinnacolo. La parte inferiore è poi ornata in foggia architettonica, adornata da archi tronchi bicromi, pinnacoli, mezzelune, balaustri, terminanti in quattro gambe tornite e piedino a cipolla che quasi ricordano le colonne di un tempio. I materiali utilizzati per questo tipo di arredi erano per lo più legni vari ed esotici, osso e filettature in metallo raffiguranti motivi geometrici in intarsi alla certosina o di influenza orientale, oppure piccoli animali, farfalle, insetti e motivi floreali terminanti in riccioli. Questi temi furono inoltre fortemente ripresi durante il secolo XIX, in particolar modo sotto la spinta dell’Eclettismo, che tendeva a concentrare nel medesimo arredo più stili e dettagli decorativi di diverse provenienze, in particolare privilegiando la componente architettonica del mobile, ed aggiungendovi variazioni mutuate dai mondi orientali ed indo-cinesi, che storicamente trovarono la propria via in Europa attraverso la Spagna, Venezia e poi le grandi rotte commerciali marittime Portoghesi ed Olandesi.