
IL TEMPO DI PENSARE IN GRANDE: GLI OROLOGI MONUMENTALI FRANCESI
Gli orologi monumentali, oltre che perfetti e preziosi oggetti d’arredo, sono delle vere e proprie sculture, e come esse possono accendere l’immaginazione dello spettatore, grazie alle storie evocate dai loro personaggi. È il caso del grande orologio da noi presentato nella prossima asta di International Fine Art in programma per il 15 giugno 2022 che, in contrapposizione con la sua imponente struttura, non manca di essere un oggetto finemente decorato e di portare in sé eleganti elementi dal forte connotato iconografico, come il serpente e i satiri. Questo tipo di oggetti era infatti diventato un simbolo di gran lusso nella Francia del XVIII secolo, ispirandosi a modelli dei secoli precedenti. In breve tempo divennero così richiesti da dover impegnare i laboratori dei migliori ebanisti e bronzisti del tempo (basti pensare a Boulle, a Caffieri…). Il nostro esemplare, del secolo XIX, propone un’iconografia particolarmente diffusa tra il XVII e il XVIII secolo. Il serpente (in questo caso due serpenti) che si attorciglia sull’orologio, poteva indicare il tempo in quanto simbolo dell’eterno ritorno, di unità, della ciclicità, e tale significato si accompagna in questo oggetto alla iconografia, sempre di sapore classico, del satiro, ambivalente deità simbolo sia di saggezza così come di ambigua mescolanza fra uomo ed animale, ed ovviamente simbolo pastorale per eccellenza (“il grande Pan”, come ricordava Nietzsche), e cioè il simbolo della natura intesa in senso greco, ovvero la ciclicità della natura e del suo tempo nell’immagine dei canti dei pastori. Inoltre l’urna che i due satiri sostengono in questa opera ha (forse per una felice coincidenza) un meccanismo che ci restituisce l’indicazione del tempo su fascia circolare.