
VANITÀ D’ÉLITE: L’EPOCA DELLE CORNICI DA SPECCHIO
Come spesso succede, un bene, da puro oggetto d’uso, necessario nella vita quotidiana, diventa ben presto oggetto alla moda e d’ornamento. È il caso della cornice da specchio, evoluzione dello specchietto da mano da toilette, che dalla fine del XV secolo trova il suo luogo fra le pareti domestiche delle famiglie aristocratiche del tempo.
In origine lastra di metallo spulito e poi di vetro con una camicia di piombo, la superficie specchiante – elemento principale del manufatto – passa in secondo piano lasciando sempre più spazio alle cornici che lo adornavano. Ecco allora che la lastra, tonda o di forma rettangolare, viene ornata da vere e proprie opere di prezioso intaglio, nei casi più esclusivi dorate e dipinte in policromia.
Nei primi esemplari si passa infatti da una semplice struttura di base, due colonne che reggono una trabeazione, a un’opulenza decorativa – quasi a voler compensare la sobrietà della lastra di specchio – che riflette le novità scultoree e architettoniche del tempo. La cornice da specchio acquista poi solidità nel corso del Cinquecento assumendo la classica forma tabernacolare; stabilità d’appoggio nel peduccio e ricco frontespizio sulla trabeazione riequilibrano le proporzioni donando un ritmo più piacevole all’occhio e diventando subito forma prediletta.
Così le nuove superfici d’intaglio sfociano spesso in decorazioni, rabeschi, e ornamenti dalle sagome più frastagliate che si avvicendano senza respiro, quasi come se l’intagliatore fosse preso da una frenesia d’orrore per la superficie piana e liscia. Proprio per queste ragioni estetiche, la lastra di specchio viene in molti casi celata da una tablette, un’assicella a scorrimento che si abbelliva con tarsie e elementi di pittura, e spesso recante lo stemma nobiliare del proprietario.
Quando però gli artisti dell’intaglio seppero moderare il loro estro creativo, senza perdere la misura della disciplina e senza disordinare per troppo amore giunsero a dei capolavori autentici, dando vita a delle architetture decorative capaci di coniugare funzionalità e bellezza.
Alcuni di questi rari esempi di cornici da specchio rinascimentali fanno parte di una più ampia collezione di un amatore d’arte fiorentino che verrà presentata nell’asta “Arte è ricerca. Dipinti, sculture e oggetti d’arte da una raccolta fiorentina” il 16 novembre 2022 a Palazzo Ramirez Montalvo a Firenze.