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La Settimana di Pandolfini

IL TURCHESE: DAL NOME, ALLA STORIA, ALLA GIOIELLERIA

Pietra molto famosa e conosciuta, il Turchese è una pietra semiopaca con una lucentezza oleosa. Il suo colore varia dall’azzurro-blu al verde-blu e spesso è punteggiato con venature marroni o nere della roccia madre, normalmente di limonite nera o di ossido di manganese.

Ma perché il turchese è così amato da popoli tanto diversi e lontani? E perché questa pietra è così apprezzata tanto da dare il suo nome ad un colore? Scopriamolo insieme!

Il Turchese è una gemma ricca di miti, poiché è stata una delle prime pietre preziose nella storia a essere stata estratta e usata per monili e gioielli. Le sue prime estrazioni risalgono addirittura al 6.000 a.C nell’antico Egitto e nel 5.000 a. C. da parte dei Persiani. È stata una pietra amata da molte culture, come, ad esempio, dai nativi americani, che la usavano come elemento irrinunciabile per la fabbricazione dei loro gioielli. I bracciali Zuñi e le cinture delle popolazioni Navajo, così come le maschere degli Aztechi erano tutti decorati da meravigliosi Turchesi. Dal XVI Secolo il Turchese fu addirittura usato come moneta dagli abitanti dell’America sud-occidentale ed è molto interessante sapere che per la tradizione degli indiani Navajo la pietra simboleggiasse “un pezzo di cielo caduto a terra”, la chiamavano “la pietra del cielo“, un potente amuleto di protezione insomma. Tra i tesori di Moctezuma II (1466-1520), nono imperatore azteco all’inizio della conquista del Messico da parte degli Spagnoli, vi era un serpente intagliato in Turchese. Oggi invece è la pietra nazionale dell’Iran, il paese che produce gli esemplari più belli e ricercati.

Curioso è il fatto che il nome moderno “Turchese” è in qualche modo un nome errato: di fatti, quando fu portato in Francia da un commerciante veneziano, venne chiamato “pierre turquois”, ossia “pietra turca”, nonostante la sua origine fosse persiana. Tuttavia, questo nome non fu l’unico: in Persia era denominato “ferozah”, che significa “vittorioso” e fino al XIII secolo era conosciuto come “calläis“, che significa “gemma bella”.

Molti sono i gioielli impreziositi da turchesi che Pandolfini ha venduto nelle proprie aste e ve ne saranno molti altri in future occasioni visto il notevole interesse che i nostri clienti continuano a dimostrare verso questa pietra, che con il suo colore azzurro riesce a vivacizzare qualsiasi look!

In occasione della nostra prossima asta a tempo di Gioielli che si terrà online dal 2 al 9 marzo 2023, vi sarà una demi parure composta da collana e orecchini pendenti con gocce di turchesi che per gli amanti del genere saranno una vera tentazione! Potranno essere visti e indossati durante la nostra consueta esposizione pre-asta. Vi aspettiamo numerosi!

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