
LA BELLEZZA DEL PORFIDO ROSSO ANTICO IN UN PIATTO IMPERIALE A FIRENZE
Nella prossima asta primaverile di Archeologia classica ed egizia Pandolfini è lieta di presentare un bene archeologico raro e prezioso: un grande piatto del diametro di 35 cm cronologicamente riferibile al IV secolo d.C., di squisita fattura e con un grado di conservazione eccezionale, caratterizzato da modanatura sul bordo e da scanalatura con bottone rilevato al centro.
Il piatto è ricavato da un blocco di porfido rosso d’Egitto, un materiale non soltanto di difficile approvvigionamento, ma di ancor più difficile lavorabilità a causa dell’estrema durezza. Le cave del porfido rosso antico, ubicate nel Deserto Orientale egiziano e riscoperte ed esplorate nei primi anni Ottanta dell’Ottocento, erano gestite direttamente dall’entourage imperiale ed esso era dunque considerato un materiale prezioso. Simbolo dell’imperatore e della casa imperiale, caricato di un potere divino, il porfido rosso antico è diventato successivamente un simbolo della Cristianità e del martirio di Cristo. Il retro del piatto mostra in posizione centrale una croce greca incisa e in posizione eccentrica un pesce stilizzato, vale a dire due simboli del Cristianesimo.
Il piatto trova corrispondenza con pochissimi altri esemplari della media e tarda età imperiale: con un piatto da portata dal tesoro argenteo di Augusta Raurica, uno dei più importanti e preziosi tesori dell’Antichità e soprattutto, con un solo altro grande piatto in porfido oggi a Berlino.