
ARLECCHINI…MA NON TROPPO!
Gli “arlecchini” di Montelupo sono una celebre tipologia di maiolica istoriata che venne prodotta dalla fine del 1500 fino a tutto il 1600. All’interno di questo repertorio, infatti, non è infrequente imbattersi in personaggi della Commedia dell’arte, come appunto gli arlecchini, lo Zanni, la Servetta, gli innamorati. Troviamo inoltre personaggi vestiti all’orientale, e cioè sia “alla turca” che “all’ungherese” o “alla tartara”. Su questi piatti del cosiddetto “figurato tardo” si trovano talvolta anche frasi e battute da canovaccio, cioè quella sorta di copione teatrale, anche chiamato zibaldone, che gli attori usavano come traccia per le loro improvvisazioni. Dobbiamo però ricordare che la denominazione di “arlecchini” è però impropria o quantomeno riduttiva: all’interno di questa tipologia di maiolica troviamo infatti anche una grandissima varietà di alabardieri e archibugieri in costumi variopinti, spadaccini, cavalieri, alfieri, donne che portano frutta, viandanti e giocatori di pallone col bracciale. Si tratta dunque di un vero e proprio racconto didascalico di un mondo operoso, familiare e allo stesso tempo fatto di personaggi abbigliati in modo affascinante, i quali probabilmente sono da rintracciarsi nei soldati spagnoli che da Livorno raggiungevano la Duchessa di Toledo a Firenze, passando appunto per Montelupo. Ancora oggi è indubbio che gli arlecchini, comunque li si voglia denominare, restano opere di grande fascino, gusto e modernità, e torneranno da Pandolfini Casa d’Aste in occasione dell’asta a tempo “MONTELUPO: MAIOLICHE RINASCIMENTALI” in programma dall’11 al 19 aprile 2023.