
IL FASCINO DISCRETO E IPNOTICO DEI RITRATTI DI VITTORIO CORCOS
Nella prossima asta di Dipinti del secolo XIX che si terrà a Firenze il 23 maggio, Pandolfini è lieta di presentare uno straordinario ritratto del celebre artista livornese Vittorio Corcos.
La giovane ragazza immortalata è Paolina Clelia Silvia Bondi, figlia dell’imprenditore Camillo Bondi, proprietario della Manifattura di Signa, eccellenza nelle riproduzioni d’arte in terracotta dalla classicità al Rinascimento. Tale gusto, caratterizzante anche gli arredi delle lussuose abitazioni della famiglia Bondi -come l’elegante appartamento in Piazza d’Azelio piuttosto che la villa di Camerata, detta il Garofano-, dovette certamente giocare un ruolo nelle scelte estetiche di Corcos, nel momento in cui gli furono commissionati i ritratti dello stesso imprenditore nel 1889, della Signora Silvia Bondi dopo il matrimonio nel 1897 e dunque della figlia Paolina nel 1909, che all’epoca aveva undici anni ed era rimasta orfana della madre Silvia assieme ai fratelli Lorenzo e Margherita. La data appare iscritta in caratteri capitali sul parapetto in pietra serena, elemento che, così come la figura stagliata contro le decorazioni della carta da parati, ritroveremo anche nel bel ritratto di Franca Viani della Robbia nel 1923.
Nel ritratto di Paolina il modello della Belle Ferronnière leonardesca del Louvre, così come la scelta stessa della tavola come supporto, reca in sé tutta la grandezza del Rinascimento, che l’eleganza e sapienza tecnica del pittore rielaborano con una lieve inflessione preraffaellita nella grazia del volto e nella profondità degli occhi, in un’atmosfera eterna tra fanciullezza e adolescenza, ove le labbra rosse si stagliano sul roseo incarnato e l’intera figura sulle decorazioni della carta da parati, mentre il merletto orna la camicetta come la treccia la serica chioma.
HIGHLIGHTS DELL'ASTA