
PRESENZE CARAVAGGESCHE
Le indagini caravaggesche non smettono di sorprenderci con la scoperta di personaggi sempre nuovi, documentati nei luoghi e nelle circostanze della loro esistenza ma del tutto sconosciuti agli studi, a cui poter riferire con un buon margine di probabilità corpus pittorici notevoli per numero e qualità, individuati fino a quel momento con nomi di comodo desunti dalle opere stesse.
È questo il caso del Maestro dell’Incredulità di San Tommaso, il cui catalogo era stato tracciato da Gianni Papi intorno al name-piece a Roma in Palazzo Valentini. La proposta di identificazione col misterioso Jean Ducamps, accolta per alcuni anni, è stata ora spazzata via da una recente new entry: si tratta di Bartolomeo Mendozzi, o della Leonessa dal probabile luogo di nascita, identificato grazie a documenti relativi alla sua attività pubblica, l’unica accertabile con sicurezza.
Nonostante le origini provinciali (ma proprio Leonessa conserva, nella chiesa di San Pietro, splendide pale di Lanfranco e di Bartolomeo Manfredi) i suoi riferimenti furono proprio i caravaggeschi francesi, in particolare Nicolas Tournier: e appunto a Tournier era un tempo riferito il bellissimo Concerto, tra i fiori all’occhiello di una sofisticata raccolta milanese in asta a novembre.