
A ‘VIS A VIS’ CON GLI ARTISTI: UN IMPORTANTE NUCLEO DI AUTORITRATTI DEL XIX SECOLO
Nella sessione di Dipinti del secolo XIX della prossima asta autunnale Arcade, Pandolfini è lieta di presentare un significativo nucleo di autoritratti, offrendo ancora una volta l’emozione di un confronto ‘vis a vis’ con gli artisti.
Avremo l’opportunità di vedere il succedersi di volti, delineati dalle rispettive individualità pittoriche, di grandi esponenti della pittura italiana del XIX secolo.
Così il giovane eroe macchiaiolo Vincenzo Abbati ci osserva con occhi laconici quasi in attesa di una risposta, mentre lo sguardo di un altrettanto giovane Giuseppe De Nittis è volto fieramente oltre i limiti della tavoletta e la figura si staglia sullo sfondo verde. La solennità dell’esperienza sembra informare la matericità della barba canuta di Mosè Bianchi, così come una luminosità quasi rembrandtiana caratterizza il bel ritratto di Cesare Ciani. Una pennellata agile e libera costruisce il volto di un elegante Annibale Gatti, divenendo sempre libera ma maggiormente sintetica nel riflessivo e penetrante ritratto di Gioacchino Toma sino quello di Michele Cammarano, immaginandolo assorto nell’ideazione di battaglie, quasi potessero da un momento all’altro palesarsi sullo sfondo nebuloso.
Se in ogni opera vi è idealmente l’anelito del pittore all’espressione di sé e della personale concezione artistica, il fascino intramontabile dell’autoritratto è nel fatto di concentrare tale ricerca nella creazione della propria immagine come una sorta di diario vivente, in cui l’artista si descrive a sé stesso e agli altri, rivelando come si vede o come vuol essere visto.